11.04.19 Salva Monte Brè - Associazione Solduno

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11.04.19 Salva Monte Brè

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Pieno sostegno all’iniziativa “Salva Monte Brè”

Si è svolta mercoledì sera alle scuole di Solduno l’annuale Assemblea dell’Associazione di quartiere Solduno-Ponte Brolla – Vattagne.
 Alla presenza di un folto pubblico i lavori assembleari, diretti da André Engelhardt, hanno permesso di affrontare diversi temi riguardanti il quartiere, con riferimento soprattutto alla sicurezza e alla viabilità nei pressi della scuola dell’infanzia, agli auspicati interventi al cimitero, alla cura del territorio, ecc. Particolarmente apprezzata la relazione annuale illustrata dai copresidenti Francesco Ferriroli e Roberto Avanti, come pure il lavoro profuso dal Comitato. Dopo l’approvazione dei conti 2018 presentati dalla segretaria-cassiera Emanuela Dazio, e del rapporto di revisione i presenti hanno accolto le dimissioni da membri di Comitato dei sigg. Elena Rizzini e Giovanni Roggero, ringraziandoli per l’impegno profuso. Il Comitato, che provvederà a ricercare dei sostituti, ha pure indicato i prossimi impegni, fra cui spicca l’intenzione di allestire, sotto l’egida del membro di comitato Alberto Regazzi un inventario delle cappelle situate nel quartiere e di sollecitare chi di dovere a provvedere ai necessari interventi di restauro e di conservazione.

Ha poi fatto seguito un’interessante relazione sul prospettato e faraonico progetto edilizio previsto a Monte Brè e Colmanicchio. I membri dell’Associazione “Salva Monte Brè” Manuela Celesia-Saglini, Mattia Corti e Marco Ricca hanno illustrato con dovizia di particolari quanto prospettato dai promotori. Si tratta di un intervento molto invasivo che potrebbe stravolgere questa zona della città e che presa il fianco a molte obiezioni riguardanti i difficili accessi stradali, il mancato rispetto dell’ambiente circostante, i rumori causati dagli elicotteri – che sorvoleranno soprattutto Solduno-Ponte Brolla e le Vattagne – l’approvvigionamento idrico, ecc. Numerosi le domande poste e le considerazioni espresse dai convenuti, tutte contrarie a questo sproporzionato progetto la cui domanda di costruzione potrebbe essere inoltrata prossimamente. E’stata ribadita più volte da chi è intervenuto la necessità di istituire una zona di protezione in modo tale che le attuali norme pianificatorie possano essere riconsiderate alla luce delle nuove disposizioni federali e cantonali in materia di salvaguardia del territorio e dell’ambiente.

Caloroso e unanime è stato pure l’invito a sottoscrivere l’iniziativa recentemente lanciata a Locarno da parte di un gruppo di persone che hanno a cuore la montagna locarnese, come pure l’auspicio rivolto al Municipio cittadino, rappresentato in sala dai municipali Buzzini e Moretti, affinché riveda tempestivamente l’attuale piano regolatore.
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